2 Settembre 2023
MILANO
Aula 515 presso Università degli Studi di Milano Via Festa del Perdono n. 7
Crediti ECM: 1
L’evento si rivolge a: Medico Chirurgo, Oncologia, Psicologo
Obiettivo formativo: Linee guida - Protocolli - Procedure
Razionale
Gli effetti a lungo termine della malattia oncologica e i relativi trattamenti sono stati ampiamenti dimostrati. A livello psicologico, frustrazione, isolamento, abbandono, emozioni negative sono tra i più frequenti. Sono certamente gli esiti psicologici di una condizione di salute incerta e minacciosa.
A volte è difficile per i caregiver, per gli operatori sanitari e anche per i pazienti capire quando una reazione psicologica è coerente con il momento specifico (cioè una reazione normale) e utile per affrontare quel momento, oppure è difficile capire se, al contrario, tale reazione racconta una condizione di disagio che può influenzare negativamente la traiettoria di cura del paziente.
Ad esempio, l’isolamento sociale e la solitudine hanno un impatto importante sulla risposta fisiologica dello stress, con indici infiammatori a livello ematico (ad esempio la PCR) che raddoppiano rispetto alle persone che vivono in una condizione di non isolamento.
La letteratura dimostra che la percezione della malattia da parte del paziente è relativamente indipendente dalle caratteristiche oggettive e “scientifiche” della malattia. Le persone si costruiscono modelli idealizzati di sintomi e altre variabili associate alla malattia. Questi modelli vengono confrontati con i sintomi percepiti soggettivamente e con le informazioni sulla diagnosi, dando luogo a rappresentazioni personali che influenzano le strategie di coping e la capacità di adattarsi efficacemente alla nuova condizione.
Diventa quindi importante individuare strategie di mitigazione di tali effetti. L’integrazione di diverse prospettive è una strategia vincente, perché permette di andare oltre la miopia della parcellizzazione delle conoscenze offrendo ai pazienti e ai curanti l’opportunità di mettersi in gioco in una vera condivisione della traiettoria di cura e collaborando al processo decisionale clinico.